Nello Petrucci è un artista e film maker italiano.
Nasce a Castellammare di Stabia (Na) nel 1981. La sua anima errabonda, il desiderio di conoscere nuovi luoghi, persone, costumi, usanze, lo portano fin da giovanissimo a varcare nuovi confini inglobando, in questi viaggi, tutta la ricchezza delle sottili sfumature, che diversificano le civiltà del nostro pianeta. Nasce così, il suo sguardo circolare, quella visione artistica che si rispecchia nella poliedricità della cultura rinascimentale.
I suoi interessi li coltiva frequentando il corso di regia cinematografica presso la nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma, e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli seguendo il corso di scenografia, terminandolo con il massimo dei voti. Una fusione tra arte e cinema in cui, come in una spugna, si assorbono le sue passioni, aspirazioni, gioie, dolori, inconfessabili pensieri, svelando in alcuni casi, cose di se stesso, attraverso la storia di qualcun altro.
Questa continua, progressiva contaminazione di linguaggi figurativi, inizia alla fine del “secolo breve”, nel 1999. Esordisce in veste di attore in “The Fallen” con la regia di Ari Taub, per passare nello stesso anno alla regia con un cortometraggio: “La mia storia nel quartiere”. Partecipa l’anno dopo con una piccola apparizione, a “Gang of New York” di Martin Scorsese, e nello stesso anno firma il corto “Anxey”. Fino al 2007 è un susseguirsi di corti e lungometraggi; aiuto e assistente alla regia e, almeno per ora, fornisce l’ultima apparizione in veste di attore nel 2004, in “Rome” di Alan Tayler. Attore e assistente nel fil “Piano 17” dei Manetti Bros. L’anno dopo è Assistente alla regia con il suo maestro e regista Antonio Capuano in “Giallo”. Divoratore instancabile di film e amante del collezionismo di manifesti cinematografici, il percorso artistico di Petrucci si avvia ad una svolta fondamentale per esprimere le pulsioni interne, e tutto quel magma incandescente, che alimenta la sua passione nel ricreare in termini personali il flusso degli eventi. Nasce da queste premesse lo spunto per le arti visive, pronto alla sua personale a Palazzo Gravina di Napoli dal titolo emblematico: “L’arte come il film della mia vita”, nel 2010. Riportare su una tela bianca l’amore sfrenato per le immagini, quel Kairos sfuggevole presente nella vita giornaliera, è alla base della sua nuova vena creativa dove, oltre alla colla che tiene insieme i vari strappi, le pennellate di colore esprimono quel senso di libertà e speranza di tenere insieme passato e presente. Si susseguono anni di personali tra cui ricordiamo “La Grande Illusione” all’ Archivio Centrale dello Stato di Roma 2012, “Convergenze Parallele” 2013 Polverificio Borbonico Scafati 2013. Il successo artistico arriva con una mostra all’Agorà di New York intitolata “Kairos”, che viene ospitata in seguito all’Art Fire di Shangai, sempre nel 2017. Nel 2018, presente al 40° Art expo di New York e sempre all’Agorà Gallery, riceve il riconoscimento come miglior artista con una personale “From Italy with love”. Un successo che gli apre le porte del 3 World Trade Center invitato dalla Silverstein Proprerties. Petrucci, unico artista italiano presente al 3WTC, nel progetto del magnate Larry Silverstein con il progetto definito dai giornalisti di tutto il mondo Masterpiece in the sky, realizza al 45 piano “ The essence of lightness”, l’essenza della leggerezza un lavoro sull’ parete interna dalle dimensioni di circa 15 metri per 3,5 metri L’ambasciata Americana di Roma è pronto a ospitarlo nella sua casa con la mostra “Over the Sky” con un grande successo e ricevendo un prestigioso riconoscimento per il lavoro svolto. Sul versante cinematografico gira un cortometraggio su un tema sociale come il razzismo “Lost Love” ricevendo numerosi premi. Firma la regia del videoclip “Remove the frame” all’interno del Parco Archeologico di Pompei, suggestivo scenario della futura mostra nella Casa del Criptoportico “Pompei e i misteri dell’eterna bellezza”.
Il suo impegno civile lo porta a realizzare “Plastic River”, un’installazione temporanea di enorme successo, una balena di circa 15 metri che ingerisce plastica e rifiuti dell’umanità. Uno dei suoi principi e di sostenere le battaglie ambientali contro l’uso indiscriminato della plastica e l’inquinamento degli oceani: un’opera esposta all’esterno di Palazzo De Fusco, sede del consiglio comunale di Pompei.
In lavorazione il documentario sui trent’anni dell’arte contemporanea a Napoli, dal titolo “Da Warhol a Banksy”, seguirà questo dicembre l’uscita del suo prossimo lavoro di animazione, “Parsec” di cui firma anche qui la sceneggiatura e la regia. In lui viaggiano velocità e meditazione; riflessione e impulsività.
Nello Petrucci, se lo si vuole ritagliare in un contesto culturale che lo rappresenti, possiamo definirlo un talento con una mente aperta ai confini del sapere; con un cuore di un profeta alla ricerca della spiritualità più profonda; e con gli occhi ben aperti sul futuro.